Tilt & shift vs software

[Amil]

I risultati che possiamo ottenere con un obiettivo tilt & shit possono essere eguagliati con software specifici come DXO ViewPoint 5 o similari?

[Amil]

Qui c'è qualcuno che ha avuto modo di utilizzarli entrambi e confrontarli?

[_Alex_]

Non ho fatto comparazioni dirette, comunque parliamo di un argomento che rischia di scatenare flames.

Vediamo, ci sono delle cose da tenere in considerazione per scegliere se affrontare il costo di un obiettivo decentrabile (e le sue scomodità) oppure arrangiarsi con uno generico e sistemare le cose in camera chiara.

Il primo fattore da tenere in considerazione è quanto è grande l'oggetto.
Se si tratta di un oggetto piccolo, che riprendiamo da breve distanza, il decentramento può essere evitato, perché, in questo caso, la postproduzione riesce a garantirci risultati quasi sempre accettabili. A patto di non stampare grande come la facciata di un palazzo, altrimenti il trucco si nota.

Se l'oggetto è grande, allora dobbiamo capire quanto professionale/grande sarà la stampa da produrre.
Questo, generalmente, è il caso a cui ci si riferisce, perché si cerca di evitare le linee cadenti nella ripresa di edifici troppo grandi.
Allora nascono diversi problemi.
Per tenere le linee ragionevolmente dritte devo necessariamente riprendere da lontano, cosa che, se possibile, farà entrare nell'inquadratura anche un sacco di oggetti indesiderati, se non è possibile mi obbligherà a tenermi le linee cadenti e correggerle in post.
Ora, finché stampiamo formati minori dell'A4, i software faranno un bel lavoro, ma appena chiediamo di più, i pesanti crop ed il pesante uso delle correzioni via software renderanno il trucco sempre più palese, per non dire inaccettabile.
Il fenomeno geometrico delle linee cadenti fa diventare gli oggetti che vengono ripresi con geometria innaturale molto piccoli, quindi molti dettagli, nemmeno troppo piccoli in partenza, verranno persi, perché se le informazioni non sono nello scatto, allora nessun software sarà in grado di riprodurle.
Otterremo solo cloni di altre informazioni.

Se la nostra foto deve essere scattata con esigenze professionali, allora non esistono scorciatoie, l'obiettivo decentrabile diventa un must.
Ad esempio se si vogliono fare stampe grandi, oppure per una rivista professionale che stampa a 600dpi.
Nemmeno lo stitching aiuta, in certi casi.

Quindi, entro certi limiti possiamo evitare lo sbattimento, ma se ci interessa ottenere il top della qualità, allora no.

[Amil]

Ciao e grazie della risposta articolata.
Se ho capito bene, dal tuo punto di vista ad oggi non esiste nessun software in grado di eguagliare la resa di un obiettivo Tilt & Shift.
Giusto?

[_Alex_]

Esatto, ma è una questione meccanica non risolvibile, non un problema di software o avanzatezza delle conoscenze dell'essere umano.
Sono cose non imitabili in digitale, perché di fondo mancano le informazioni per riuscirci.

E' come voler imitare un filtro polarizzatore per eliminare i riflessi dalla vetrina o su uno specchio d'acqua:
eliminando il riflesso diventano visibili gli oggetti che sono dietro la vetrina o sotto la superficie dell'acqua che, senza il filtro, non verrebbero proprio nella foto.

Attraverso la postproduzione si può ottenere un effetto credibile, aggiungendo nello spazio che altrimenti sarebbe vuoto un'altra immagine, ma essa non raffigura il contenuto che c'era nella foto da correggere al momento dello scatto.
Ammesso che quel contenuto interessi, ovviamente (a quel punto la versione ritoccata potrebbe anche essere meglio dell'originale).
Allo stesso modo, un punto di ripresa troppo vicino, che costringe ad inclinare molto la fotocamera, significa che nella parte superiore dell'immagine il software deve "clonare" molti pixel per riempire le zone in cui la prospettiva ha fatto diventare troppo piccoli i dettagli.

Potrebbe bastare, ma se si cerca il massimo della qualità non è per nulla la stessa cosa.

Le informazioni che non vengono catturate in fase di ripresa non possono essere recuperate dopo, possono solo essere aggiunte prendendole da altre fonti ed adattandole.

Ovviamente devi poterti permettere i tempi biblici di quel tipo di foto, non è pensabile usare ottiche decentrabili per fotografia sportiva, mentre per architettura, panorama, still life le cose cambiano.

[Amil]